Se lavori in un salone di acconciature senza esserne il proprietario, sicuramente avrai scoperto che si tratta di un mondo non così ovattato e caratterizzato dalla grande passione come traspare dai social.

Lavorare come parrucchiere rappresenta una sfida costante, alla ricerca del posto di lavoro perfetto che, però, sembra sempre più un’utopia.

Quali sono le principali problematiche che vivono i dipendenti di un salone?

Abbiamo provato ad elencare le 7 più importanti.

Motivo n°1: Stipendi non adeguati

Lo stipendio rappresenta il reale motivo per il quale un essere umano cede il proprio tempo in cambio di denaro. I parrucchieri sono persone appassionate ma che gradirebbero vedersi retribuite adeguatamente le proprie competenze e il relativo impegno.

Purtroppo, è usanza disattendere gli stipendi che pur vengono regolati dai CCNL. Sappiamo che ci sono parrucchieri che non hanno la corretta retribuzione, perché magari il loro reale apporto al salone è superiore rispetto al livello di contribuzione. E sappiamo anche che, in alcune realtà, si arriva perfino a chiedere indietro parte del denaro ricevuto in busta paga.

E che dire di chi non viene neanche regolarmente assunto, o che viene inquadrato come apprendista pur non essendolo realmente?

La passione rappresenta una forte motivazione, ma è necessaria anche una retribuzione adeguata!

Motivo n°2: Nessuna turnazione

La scusa relativa al fatto che “ai miei tempi si lavorava 16 ore al giorno” non regge più. Oggi, per fortuna, gli orari di lavoro sono, o dovrebbero essere, più umani, in modo da lasciare spazio al tempo libero.

I saloni, spesso non sono organizzati adeguatamente e sono sotto dimensionati: si prendono più appuntamenti possibile e i dipendenti devono fare i salti mortali, lavorando tutti i giorni, a volte, come nel caso dei saloni nei centri commerciali, anche la domenica.

Non sarebbe il caso di fare dei turni, in modo che i dipendenti possano lavorare su più orari e con ritmi più sostenibili?

Motivo n°3: Fatica fisica

La fatica fisica è elevata, in questo mestiere. Ore e ore in piedi, con le braccia in movimento, possono causare danni sul lungo periodo. Per questo motivo, sono necessarie procedure atte a tutelare i collaboratori, anche gestendo adeguatamente gli orari di lavoro.

salone-uniche-milano5

Motivo n°4: Straordinari non pagati

Non pagare gli straordinari, così come non pagare incentivi per la vendita di prodotti e servizi aggiuntivi, è una triste abitudine da parte di molti saloni di acconciature. Si dà per scontato il fatto che un collaboratore non abbia impegni oltre l’orario di apertura del salone.

Ogni minuto di lavoro deve essere retribuito, così come ogni vendita ulteriore va, in qualche modo, incentivata e retribuita.

Motivo n°5: Nessuna reale formazione

In questi anni, molte attività del settore millantano specializzazioni che, spesso, sono solo sulla carta, o meglio, sui social e, ancor più spesso, appartengono esclusivamente ai titolari.

Per i collaboratori è avvilente il fatto di svolgere sempre gli stessi servizi, senza ricevere mai adeguata formazione in modo da crescere professionalmente e, un domani, aprire il proprio salone possedendone tutte le competenze.

Motivo n°6: Confusione e assenza di procedure

Il reale motivo per il quale spesso un collaboratore sbaglia è legato alla pessima organizzazione interna. Ogni dipendente viene lasciato alla mercè delle richieste del cliente, spesso senza sapere come muoversi. Si deve improvvisare e, così facendo, si finisce per interpretare determinati passaggi in modo creativo, indispettendo il titolare.

Senza considerare il fatto che le agende non vengono gestite in modo strategico e ciò genera, in determinati orari, una confusione tale per cui non si riesce a seguire adeguatamente il cliente.

Un salone in cui è piacevole lavorare è quello in cui il collaboratore sa sempre cosa fare e in che modo farlo, in modo che non debba assumersi responsabilità che non gli appartengono.

salone-uniche-milano7

Motivo n°7: Nessuna reale competenza e crescita

Cosa si impara, dopo svariati anni di lavoro in certi saloni? A lavorare nella confusione, sempre di fretta, con la mancanza di procedure e senza una crescita professionale appagante. Un parrucchiere ambizioso non desidera ad ogni costo aprire la propria attività ma spera di lavorare in un ambiente sereno diventando sempre più abile a districarsi tra le richieste dei clienti, godendo della loro soddisfazione e gratitudine.

Da Uniche Milano #Realblond possiamo vantarci di avere collaboratori che:

  1. ricevono stipendi adeguati alle loro mansioni e ottengono incrementi legati alle loro capacità;
  2. facciamo turnare il personale a seconda delle reciproche necessità (sia del salone che del collaboratore);
  3. abbiamo procedure che tutelano la salute dei dipendenti;
  4. paghiamo ogni minuto di lavoro, in modo regolare e puntuale;
  5. formiamo personale altamente specializzato perché, da noi, la cura del biondo e delle sfumature non è solo un trucco di marketing ma un vero e proprio mantra;
  6. le nostre procedure rendono piacevole e organizzato il lavoro di tutti, con soddisfazione da parte di titolari, dipendenti e, soprattutto, clienti!
  7. un parrucchiere che lavora da Uniche Milano può acquisire competenze formidabili che lo trasformeranno in un hair stylist ambito e rinomato ed, eventualmente, pronto per la propria avventura imprenditoriale (se lo desidera).

Per questi motivi, se stai lavorando in un salone che ha uno o più dei fatti sopra menzionati, valuta la possibilità di effettuare un colloquio presso uno dei nostri saloni, siamo pronti ad accoglierti a braccia aperte!